Prima rispondere a questa domanda cerchiamo di rispondere anche ad un altro interrogativo: che cos’è l’E.R.A.S.?

👉 E.R.A.S. è un acronimo che sta per Enhanced Recovery After Surgery ed è un protocollo di cura del paziente chirurgico

Ok, ma nello specifico di cosa si tratta? Che cos’è?

E’ un nuovo modello organizzativo di chirurgia, sebbene il concetto di Fast Track sia noto da circa 20 anni? Oppure dobbiamo pensare al protocollo E.R.A.S. come ad un nuovo modello di presa in carico del paziente chirurgico, dei suoi bisogni clinico-assistenziali e della sua famiglia?
E’ indubbio che la comunicazione di una diagnosi che prevede come cura l’intervento chirurgico, di per sé, è un fatto che determina una certa quota di stress nel paziente e nella sua famiglia. Se poi la diagnosi riguarda una malattia oncologica, la reazione allo stress psicofisico si eleva al valore massimo.
Nel corso degli ultimi anni, nell’ambito dell’approccio chirurgico mininvasivo, le aziende hanno messo a disposizione della chirurgia strumenti ad elevata tecnologia. Le tecniche di “management” del paziente trattato con chirurgia mininvasiva non hanno avuto però lo stesso percorso di modernizzazione dello sviluppo tecnologico.
Cerchiamo di approfondire un po’ di più questo tema di attualità scientifica, che sta radicalmente modificando l’approccio al paziente chirurgico.
La nascita di tecniche di chirurgia mininvasiva e la possibilità di utilizzare farmaci anestetici ad azione ultrarapida con tecniche di anestesia e analgesia loco-regionali, hanno dimostrato che esiste un ampio spazio di miglioramento nella ripresa postoperatoria della persona candidata a chirurgia elettiva.
Queste metodiche innovative vanno sotto l’acronimo di E.R.A.S.: Enhanced Recovery After Surgery.
Si tratta di un programma multimodale e multidisciplinare finalizzato all’ottimizzazione del percorso di cura peri-operatoria del paziente candidato a chirurgia elettiva maggiore.
Per ottenere i risultati attesi sono necessari un team multiprofessionale e un approccio multimodale strutturato. L’introduzione di una metodologia clinico-assistenziale con approccio multimodale e multiprofessionale è basata sulle migliori evidenze scientifiche.
Tutto ciò ha segnato l’inizio di un approccio culturale rivoluzionario nel mondo della chirurgia e che da circa due anni abbiamo implementato anche nell’Ospedale di Chioggia, con la costituzione di un ERAS TEAM
La nascita dell’ERAS TEAM nell’Ospedale di Chioggia è coincisa con l’adozione di una nuova metodologia di approccio al paziente sottoposto ad intervento chirurgico per patologia addominale, consentendoci di migliorare molto il “gap gestionale” che intercorre fra il momento della comunicazione al paziente (ed alla sua famiglia) di una diagnosi di malattia, il momento dell’intervento chirurgico vero e proprio e la dimissione al domicilio dopo l’intervento.
La corretta gestione di questo “tempo”, anche in termini di risorse organizzative ed umane, ha dimostrato di ridurre molto quei rischi da stress psico fisico che possono emergere in ogni momento in un paziente e nella sua famiglia, con l’effetto di vanificare i grandi benefici derivanti dall’utilizzo di risorse tecnologie di costo elevato.

Da dove cominciare?

Prima di iniziare il progetto di costruzione di un ERAS TEAM per la propria struttura sanitaria, sia essa pubblica o privata, è necessario studiare molto dettagliatamente i due documenti fondamentali di un’azienda sanitaria: Il piano delle performance e il documento delle direttive per gli obiettivi di budget.

Il Piano della Performance è il documento programmatico attraverso il quale, in conformità alle risorse assegnate, nel rispetto della programmazione sanitaria e dei vincoli normativi e di bilancio, vengono individuati gli obiettivi strategici ed operativi dell’unità operativa, indicatori e risultati attesi che guideranno le attività verso il raggiungimento degli obiettivi di budget.

Allo studio dei due documenti sopra citati dovrà quindi accompagnarsi l’analisi dei bisogni della popolazione afferente alla propria struttura sanitaria e del tessuto sociale-economico della comunità di riferimento, tenuto conto degli investimenti necessari in risorse (umane ed economiche) da destinare all’adozione del protocollo ERAS.

Se i fattori determinanti dello stato salute di una popolazione sono indotti da:

  • Stili di vita;

  • diagnosi precoce (programmi di screening);

  • qualità delle prestazioni sanitarie,

allora si intuisce meglio il valore di protocolli come l’ E.R.A.S. che, aumentando il livello di qualità delle prestazioni sanitarie, incide in maniera significativa sullo stato di salute di una popolazione con una riduzione dei costi sanitari complessivi.
Di tutto questo e di molto altro, parleremo nel prossimo evento on line dal titolo “ERAS, SURGEY NEXT GENERATION” che avrà inizio il prossimo 28 maggio ed a cui è ancora possibile iscriversi.

MEDICO

Salvatore Ramuscello
Direttore Chirurgia Generale
Ospedale di Chioggia (Ve)
ULSS 3 Serenissima

OSPEDALE

Iscriviti Ora

CLICCA QUI